la vita del Beato Gherardo Boccabadati Maletta

Gli amici di Gherardo hanno voluto questa targa in sua memoria ed è esposta presso la Chiesa di San Francesco a Modena

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la vita del Beato Gherardo Boccabadati Maletta


Per motivi di salute dello strumento e canale Rina Pirani Natalini, l'Entità ha deciso di ritirarsi dopo 33 anni. Le spoglie del frate sono custodite sotto l'Altare della Chiesa di San Francesco a Modena. Tutta la vita del frate è descritta nella trilogia CHE CI CREDIATE O NO E' ANDATA COSI' edita dalla CTL di Livorno e disponibile presso la stessa, oppure presso l'autrice inviando e-mail a ilmiocanekiwi@gmail.com, oppure ordinandola sui distributori web, alla Feltrinelli, alla Mondadori.  Nel 2023 presso la Chiesa succitata è stata posta una targa dedicata alla vita del Beato Gherardo B.M. voluta dagli amici che hanno condiviso la sua energia di frate disincarnato. Grazie della visione da Rina Pirani Natalini

restauro della Teca contenente i resti del Beato

mio marito Sergio che restaura la Teca del Beato G.B.Maletta

la Teca e la sua Immagine ogni anno vengono esposte durante la celebrazione della Messa, la terza domenica del mese di giugno

la vita del Beato Gherardo Boccabadati Maletta

Gherardo Boccabadati Maletta nacque a Modena da una famiglia di nobile origine, tra la fine del XII e l'inizio del XIII secolo.Il Beato è ricordato per essere stato un predicatore di Pace, «tra i più celebri del suo tempo» nonché «intimo amico», come riferisce Salimbene de Adam da Parma, e discepolo di San Francesco.Boccabadati, infatti, è menzionato nell'Historia Satyrica di frate Paolino da Venezia a fianco dello stesso Santo nell'episodio della Predica agli uccelli.Tra le numerose cronache che raccontano la vita del Beato quella di Frate Salimbene de Adam è considerata la fonte principale.Salimbene fu un frate francescano che ebbe un ruolo di particolare rilievo nella vita del Beato: appoggiò dapprima la sua domanda di ammissione all'Ordine e successivamente lo seguì nei suoi numerosi viaggi.Seguendo l'esempio di San Francesco, il Beato fu tra i primi francescani a portare il messaggio di Pace in quelle città in cui imperversavano le lotte tra fazioni, prime tra tutte quelle dei Guelfi e dei Ghibellini.Tra le città in cui Il Beato predicò si ricordano Parma, Modena, Genova, Venezia e Ferrara.Le cronache di Salimbene e di Frate Flaminio da Parma descrivono anche il modo in cui il Beato era solito predicare: si recava in una piazza e saliva su un palchetto portatile in legno; dopodiché il popolo lo ascoltava «rapito in estasi giocondissima». I suoi interventi riguardavano soprattutto il riconoscimento e il consolidamento delle iniziative pacifiche da lui mediate, includendo la difesa dei privilegi e dei possedimenti del clero e degli istituti religiosi, l'inquisizione degli eretici, la protezione di orfani e vedove, la tutela della moralità.Tra i numerosi episodi di predicazione del Beato si ricorda in particolare quello della città di Parma del 1233.Salimbene, testimone diretto, riferisce come il Consiglio della città in seguito alle predicazioni del Beato investì quest'ultimo del potere di Podestà con ampio mandato per poter porre fine alle lotte tra i dissidenti e riformare gli statuti.Anche nella sua città natale, dilaniata nel XIII secolo da discordie e da odii tra famiglie, Boccabadati riuscì comunque a portare la Pace e a operare conversioni.È questo il caso di Giovanna degli Adelardi, nobildonna modenese che, in seguito ad una eloquente predicazione del Beato, divenne monaca di Secondo Ordine (delle Clarisse) e fondò il convento di Santa Chiara a Modena. Sempre per effetto delle sue predicazioni, secondo il racconto di Bartolomeo da Pisa, Giacomo Michiel avrebbe donato ai francescani l'isola della Laguna di Venezia su cui sarebbe poi sorto il convento di San Francesco del Deserto.Secondo alcune fonti il Beato avrebbe avuto anche numerose visioni.Lo storico francescano Luca Vadingo riferisce della visione sulla prigionia del re di Francia Luigi IX ad opera dei saraceni che Il Beato avrebbe avuto durante una predicazione nella piazza di Costantinopoli nel 1250.Un'altra mirabile visione del Beato, raccontata da Salimbene, riguarderebbe la malattia di un frate conosciuto come Giacomino: nell'infermeria dei Frati Predicatori della città di Bologna, frate Giacomino avrebbe avuto a sua volta una visione del Beato che lo rassicurava riguardo la sua imminente morte.Nei suoi ultimi anni di vita, frate Gherardo fu chiamato nella città di Ferrara per portare tregua tra le fazioni in lotta sotto la tirannia dei Salinguerra, e qui si ammalò gravemente.Dopo aver fatto ritorno a Modena, morì nella sua città natale intorno al dicembre del 1257.Come riporta Salimbene, le sue spoglie furono inumate sotto l'Altare Maggiore della Chiesa di San Francesco di Modena, dove ancora oggi si trovano nonostante cinque traslazioni avvenute nel corso dei secoli (nel 1542, nel 1601, nel 1772, nel 1799 e nel 1926).Molti prodigi gli furono attribuiti dopo la morte e presto la Chiesa lo annoverò tra i Beati e tra i Santi.Non conosciamo con esattezza le date di beatificazione e di santificazione; tuttavia, sappiamo che Boccabadati nel 1335 era già annoverato come Santo grazie a un catalogo di Santi francescani dell'epoca.Ogni anno, la terza domenica del mese di giugno, viene celebrata una Messa in suo ricordo.

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Preghiera recitata la terza domenica di giugno per ricordare il Frate Gherardo Boccabadati Maletta nella Parrocchia di San Francesco a Modena


Parrocco di allora era Don Ermanno Pollastri





 da G:

Ci sarà un perché ho scelto di essere un airone nella materia per inviarvi messaggi e conferme, il perché sta nella semplicità del mio Maestro Francesco di Assisi…ero con Lui alla predica degli uccelli ed io in quel momento stavo formando dentro di me quell'airone che poi nei secoli è rimasto il mio modo per giungere a voi tutti.


Per trasmettere Dio al mondo hai bisogno di un corpo frate Rufino






Altare Maggiore 

della Chiesa San Francesco (MO)




Celebriamo oggi la festa del 

Beato Gherardo Boccabadati,

frate modenese e fondatore della nostra chiesa ad onore di Francesco. Rivolgiamo al signore questa preghiera.

O Signor padre della chiesa, che hai chiamato gli uomini perché formassero un popolo che rendesse grazie al tuo nome e lavorassero per il tuo regno, annunciando il tuo vangelo, ti rendiamo grazie per tutti gli uomini santi che in ogni tempo e in ogni luogo hanno accolto con fede l'annuncio del tuo vangelo, per tutti i testimoni fedeli che nelle diverse lingue hanno fatto conoscere agli uomini il tuo affetto per loro; ti rendiamo grazie per gli apostoli e tutti i tuoi discepoli che, nell'udire la tua parola, hanno lasciato le loro reti di pescatori e le loro occupazioni e ti hanno seguito e, dopo la tua morte, hanno annunciato in tutto il mondo le grandezze del tuo amore; ti ringraziamo per il beato San Francesco che, povero tra i poveri, ha scelto di vivere secondo il tuo vangelo, andando di città in città ad annunciarlo con forza e letizia; ti preghiamo, o Signore, per il beato Gherardo Boccabadati che seguendo l'esempio di San Francesco e volendo vivere secondo la tua parola, ha lasciato la testimonianza nella nostra città, della tua presenza in questa bella chiesa; fa che anche noi, preceduti da un così grande numero di testimoni, possiamo imitarne la vita, la carità, la fede.

Per Cristo Nostro Signore!